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5.2.12

I costi del feng shui


"To believe in your path you don’t need to prove that other people’s choices are wrong." Paulo Coelho
<<Per credere nel tuo sentiero non hai bisogno di dimostrare che le scelte di altra gente sono sbagliate.>> Paulo Coelho 
<< Non spiegare: la gente sente solo ciò che vuole sentire. >> Paulo Coelho
"Hong Kong tradita Le nostre case senza Feng Shui
Articolo tratto dal sito di http://www.repubblica.it/ - 27 gennaio 2011 — pag. 41
HONG KONG Èda molto tempo che in questo luogo di grattacieli lucenti e villaggi di campagna, la sete di denaro e la fede in antiche credenze coesistono amichevolmente. Ora però alcuni eventi hanno scatenato il timore che l' avidità possa corrompere la pratica del feng shui, il sistema cinese di geomanzia per il quale una propizia disposizione degli oggetti assicura armonia, salute e fortuna. Legislatori e gruppi di attivisti di Hong Kong stanno cercando di capire come il governo rimborsa quei villaggi che accusano i progetti di sviluppo urbano di danneggiare il proprio feng shui, e chiedono che si indaghi per scoprire quanto stia costando ai contribuenti la volontà governativa di assecondare i seguaci del feng shui. Infatti, i villaggi sono autorizzati a chiedere i costi delle ristrutturazioni necessarie a riparare qualsiasi modifica negativa del paesaggio causata da quei progetti. Ciò implica non solo i danni ambientali comunemente intesi, ma anche la possibilità di una sfortuna provocata dal taglio di un albero o dal tracciare una nuova strada in una maniera che può disturbare il "qi" locale, cioè l' energia che pervade ogni cosa, e che è un fattore cruciale, nel determinare il feng shui. Le richieste d' indennità per ripristinare il feng shui positivo possono prevedere la costruzione di un padiglione come la celebrazione di riti che, stando al ministero del Territorio di Hong Kong, "scaccino gli spiriti maligni e plachino gli dei". Questi metodi sono proseguiti pacificamente fino all' anno scorso, quando un gruppo di attivisti si è opposto alle richieste del capo di un villaggio che voleva un indennizzo feng shui per la prevista costruzione di una ferrovia ad alta velocità fra Hong Kong e Guangzhou. Il gruppo, che rappresenta gli abitanti del villaggio di Kap Lung, ha sostenuto che si trattava di una frode di quel capo villaggio, che avrebbe guadagnato personalmente dal richiesto allargamento di un piccolo ponte pedonale. Eddie Tse Sai-kit, portavoce della Lega per il monitoraggio della collusione fra governo e amministrazioni rurali, chiede che il sistema dei rimborsi del feng shui sia più trasparente e spiega come quel capo villaggio possieda diversi lotti di terreno il cui valore, con un ponte abbastanza largo da far passare le automobili, crescerebbe. Lo scorso ottobre il governo ha dichiarato che dal 2000a oggi, per ripristinare i feng shui danneggiati ha speso circa 9,4 milioni in dollari di Hong Kong (1,2 milioni in dollari Usa). Ma secondo un rapporto pubblicato dal South China Morning Post, in realtà i milioni di dollari locali sarebbero 72. Alle richieste di chiarimenti il governo non ha risposto, però ha fatto sapere che presto gli indennizzi feng shui saranno regolamentati da nuove linee-guida. «Siamo onesti - ha detto a un programma radiofonico Roger Nissim, ex assistente del Direttore del Territorio - a volte il feng shui non è che una scusa per ricevere del denaro». La pratica dei rimborsi, ha spiegato Nissim, fu inaugurata nel 1898, quando i britannici estesero la propria amministrazione ai Nuovi Territori presi in concessione dal governo imperiale cinese e decisero di adeguarsi alle credenze degli abitanti dei villaggi. Nel 1949, dopo la vittoria dei comunisti, nella Cina continentale il feng shui fu abolito come superstizione e tuttora è soggetto a molte restrizioni. A Hong Kong, che ha una legislazione a parte, la pratica è rimasta ed è tuttora diffusa. Però stabilire quanti siano i seguaci è difficile. Ho Pui-yin, direttrice del Centro di risorse storiche di Hong Kong, crede che non tutti siano disposti ad ammetterlo, ma fa notare chei più autorevoli consulenti di feng shui tengono delle rubriche sui giornali o appaiono in programmi televisivi e godono di grande successo. E stima che almeno la metà degli abitanti di Hong Kong, che sono circa sette milioni, si attenga più o meno rigorosamente ai principi del feng shui. Altrettanto difficile è cercare di calcolare il numero dei maestri di feng shui, che stando agli istruttori della disciplina possono raggiungere le diverse migliaia. La pratica è molto diffusa e potenzialmente molto redditizia. Secondo il maestro di feng shui Kerby Kuek, per sistemare con i giusti criteri un appartamento di 55 metri quadrati un esperto può chiedere dai 400 a 40.000 dollari locali, a seconda della propria fama. E l' istruttore Louis Wong spiega che una lezione di feng shui può costare circa 250 dollari all' ora. «Ad Hong Kong la gente vuole guadagni rapidi- spiega la signora Ho - e molti seguono la strada del feng shui». L' istruttore Wong conclude: «Credo che ci sia bisogno di un' organizzazione che regoli la pratica, maè un compito che spetterebbe al governo». © The New York Times La Repubblica Traduzione di Marzia Porta) - KEVIN DREW"

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