vedi anche il blog ufficiale
IN QUESTA PAGINA METTO A DISPOSIZIONE ALCUNE TESTIMONIANZE RACCOLTE...SONO TUTTE STORIE D'AMORE VERE:
STORIE DI FIAMME GEMELLE
STORIE DI VERI INCONTRI D'ANIMO
STORIE DI AMORI KARMICI
STORIE DI CONNESSIONI DIVINE
che troverete anche nel mio prossimo libro...
La misura dell’amore è amare senza misura. - Sant’Agostino
AUGURIAMO A TUTTE LE FIAMME GEMELLE E A TUTTE LE ANIME CHE SI AMANO IN MANIERA AUTENTICA DI ABBRACCIARSI PRESTO! SOLO ATTRAVERSO L'ABBRACCIO POTETE CURARVI TUTTE LE FERITE DELL'ANIMA, NON C'E' ALTRO RIMEDIO, ANCHE SE CON LA MENTE SI DECIDE E ALLE VOLTE SI PROVANO ALTRE STRADE...Se le anime sono Eterne e l'amore è Eterno (a-mors = in lingua latina significa senza morte, ciò che non muore mai), è chiaro che vi amate cosi tanto da vite precedenti e c'è un motivo a tutto.
Ringrazio tutte le ragazze coraggiose che di spontanea volontà hanno trovato giusto rendere pubblica la propria storia.
I nostri sentimenti rispecchiano ciò in cui crediamo a livello conscio e subconscio. Da quei sentimenti poi dipende tutta la nostra realtà. Gregg Braden spiega che: se noi cambiamo le nostre credenze, questo può suscitare la creazione di propri e veri miracoli nelle nostre vite.
Grazie. Un abbraccio.
LO SCOPO DELLA PAGINA E' MOSTRARE CHE NON SIETE PAZZE, NON SI TRATTA DI OSSESSIONE, SI TRATTA SOLO DI ESSERE L'AMORE ...E' BENE AIUTARSI A VICENDA!!! Ben venga ogni vostra proposta e storia di sostegno e incoraggiamento ! Se desiderate pubblicare la vostra storia mandate per e-mail i vostri scritti in forma anonima, cioè senza nomi e località a gabrielabalaj@libero.it - se la ritengo autentica e utile la pubblicherò qui e nel mio prossimo libro.
FACCIAMO RETE E IRRADIAMO AMORE! (((( ))))
© Gαbriєℓα Bαℓαj
La mia storia di fiamma gemella (scritto a maggio 2015)
Cara Gabriela, ti scrivo per darti testimonianza dell'incontro straordinario con la mia Fiamma Gemella. Mi chiamo S e sono nata e cresciuta in un paese della S. Fin da bimba ero molta particolare, definita da molti strana...avevo un sentire diverso dagli altri anche della mia famiglia. Da sempre ho avuto la sensazione di appartenere ad altro, avevo questa malinconia di Casa scritta nello sguardo e nel Cuore. Mi sentivo sola perchè mi percepivo diversa come se tutti parlassero un'altra lingua...così trascorrevo il tempo con gli animali anzichè con le persone, e adoravo guardare il cielo sopra di me, mi dava conforto, aveva aria di Casa vera. Con il tempo la mia sensibilità si è trasformata in qualcosa di più grande...riuscivo a vedere il divenire tramite messaggi che mi arrivavano da mia nonna materna.
A marzo 2008 mi cambia letteralmente la Vita, alle 7 del mattino mentre ero sveglia entro in una specie di trance, mi ritrovo in questo posto bianco fatto solo di una luce bianca fortissima senza confini, vedo mia nonna vestita di bianco che mi dice che mia zia (sua figlia e sorella di mia madre) sarebbe morta ma che non dovevo preoccuparmi. Ero sconvolta!!! Mia zia che aveva sempre goduto di ottima salute, il 1 maggio 2008 viene a sapere di avere un brutto tumore allo stomaco. A settembre 2008 morirà. Da quel primo messaggio, per quanto sofferenza mi abbia causato ho intrapreso un cammino spirituale che mi ha fatto crescere molto come Anima. Da quel momento ho ricevuto tanti messaggi, grazia ai quali mi è stato anche concesso di salvare qualche Vita. Nel 2009 sposo l' uomo con cui ero stata findanzata per 10 anni. Nel frattempo ero cambiata molto e mi rendo subito conto che non eravamo compatibili, ma provenendo da una famiglia molto religiosa non ho avuto il coraggio di separarmi.
Gennaio del 2012 conosco la mia fiamma tramite una chat di gruppo che frequentavo, la prima volta che ci siamo visti in cam abbiamo capito...Era lui il sordo richiamo che mi ha chiamata da sempre nella notte. Incominciamo a sentirci coninuamente, non riuscivamo a stare 5 minuti senza sentirci al cellulare o a parlare vedendoci in cam. Un'attrazione mai provata prima, talmente forte era quello che provavamo che a volte le energia anche a distanza ci facevano avere forti giramenti di testa. Decidiamo di vederci. Parto con una scusa di lavoro a maggio 2012.
L'incontro di persona è stato magico i quattro giorni più intensi della mia vita...non c'era tempo o spazio..solo noi due. La prima notte insieme durante l'amore fisico mi è cominciato ad uscire del sangue dalla vagina, aspettavo a giorni il ciclo ma il flusso dopo essermi lavata smise continuammo senza sospettare cosa sarebbe successo. Non entro nel merito dell'amore fisico con lui....qualcosa di mai sperimentato prima...non sei nemmeno più nel corpo fisico...come se tutto intorno non esiste più...respirare eterno.
Dopo quattro giorni la separazione obbligata ci ha provocato una sofferenza atroce...non riuscivamo a separarci. Torno a casa , in quella vita che non era più la mia, pronta a stravolgere tutto. Ma dopo qualche giorno dal mio rientro comincio a stare male fisicamente, mio marito mi porta in ospedale e li scopro con stupore di essere incinta (dopo due anni di matrimonio mi era stata diagnosticata una patologia che non mi permetteva di avere figli, solo tramite la fecondazione assistita). Il medico mi chiede se avevo notato perdite di sangue nei giorni prima...(mi viene in mente alla prima sera con la mia fiamma...ma non potevo essere incinta di lui, perchè avevamo usato il preservativo). Mi spiega che in quel momento l'ovulo si era attaccato all'utero che a causa della mia patologia non poteva avvenire. Dai tempi non era della mia fiamma ma perchè l'ovulo si era attaccato proprio in quel momento...nonostante la gravidanza e il mio far marcia indietro davanti ad un bimbo che aveva bisogno del padre, la mia fiamma rimane comunque accanto a me in tutta la mia difficilissima gravidanza. Benchè fossimo distanti territorialmente eravamo sempre vicini cuore e anima, non ci siamo mai separati.
il 21-12 2012 alla 2,10 pm nasce la mia bimba e più passava il tempo e più somigliava alla mia fiamma. e' per metà me e per metà lui. con il tempo mi sono separata e trasferita da lui, ora viviamo insieme. Hanno avuto subito un senso di appartenenza tutti e due si amano come padre e figlia benchè ancora oggi non sappiamo spiegarci il miracolo che ci è successo.
Mia figlia è una bimba cristallo, ha facoltà meravigliose, come me ha visioni del futuro, ha facoltà di telecinesi ed interagisce con le cose elettroniche le manda in cortocircuito. Ogni giorno ci fa scoprire nuove cose. Volevo raccontarti la mia storia meravigliosa che mi ha donata la mia vera Vita in questa dimensione.
“Non sono ma riuscita ad integrarmi completamente in questo mondo. Già da piccola, nell'infanzia e nella prima adolescenza mi dedicavo alla connessione con gli spiriti
della natura, lo spirito del Mare era il mio preferito ed adoravo vedere il verde della Madre Natura, mi circondavo di animali e cercavo di poter difendere l'ambiente. Adoravo danzare con creature appartenenti ad un altro mondo, più vicino al mio, un mondo dove c'era armonia perché qui c’è troppa confusione e sofferenza, assorbita da altri e da me stessa... Mi ricordo che già a 3 anni mi sentivo una donna e questa cosa mi ha causato dei problemi nel rapporto con l'altro sesso, perché mi sono sentita sempre una bambina che non era innocente, pur sapendo dentro la mia anima che erano solo ricordi di vite precedenti non cancellati. Non c'erano solo ricordi, ma anche condizionamenti, troppo forti, come il fatto di non essere alla pari degli uomini semplicemente perché donna. In casa non avevo nessuna situazione che poteva giustificare tale pensiero in una ragazzina piccola e questo pensiero mi ha condizionata sino all'arrivo della mia fiamma, poiché da lì questi condizionamenti sono caduti!!!
Non ho avuto mai chiari ricordi di vite passate tranne uno, che è stato molto forte, con il suo incontro, ma che avevo già da bambina. Un ricordo molto nitido del cortile di una casa con tante lenzuola appese, una bacinella azzurra e la terra polverosa, non so se sia un inganno della mente, ma nel mio cuore una voce mi conferma la sincerità. Quella terra polverosa l'ho rivista quando sono stata in Egitto...
Di sicuro durante tutti gli anni di questa vita attuale sono stati un raccoglitore di ricordi e il mio volto sembrava rappresentare persone differenti nei vari periodi, ma la cosa più strana è stata la sensazione che ho avuto quando ho fatto l'amore con la mia fiamma. Sono quasi impazzita perché le stesse sensazioni le avevo già provate da molto piccola, scusate se scrivo queste cose forti, ma per me la nascita non è stato altro che un susseguirsi di ricerca verso l'amato, con delle sensazioni che avevo ancora registrato nel dna, forse appena avute prima di morire o forse perché sentivo già una connessione con lui. Se lo dicessi ad uno psicologo vorrebbe indagare oppure mi direbbe che sono pazza. Vi assicuro di non aver ricevuto nessuna violenza, sono solo nata “grande”, la mia anima non ha avuto forse il tempo di cancellare, ho forse per altri motivi legati all'anima sono sviluppata molto in fretta nonostante questo mi abbia poi provocato seri danni... Quando poi Lui mi ha abbandonata è stato come morire di nuovo e rinascere in quella bambina che portava quel grande vuoto dentro di me. Al primo incontro ho ricevuto tutte le informazioni sul rapporto di fiamma inconsciamente, però rimanere in equilibrio e volare con la corrente giusta non è semplice! Solo dopo ho capito che lui non mi aveva mai abbandonata, era sempre con me, mi ha guidata nel viaggio in Egitto, alla nascita di mia figlia e tutto, perché lo immagino accanto a me come un cerchio che forma un 8 con il mio e Lui che ha lo stesso con una parte di me. I corpi si sono allontanati per ingannare le energie dell'ego forse, di sicuro la nostra connessione è molto forte a livello telepatico. Da un pò ci siamo risentiti anche per telefono, un giorno ci vedremo e stavolta tutti e 3. Qualche volta ho avuto anche la sensazione che sarei potuta essere la persona per la quale lui ha sofferto tanto da giovane nel suo Paese, perché molte cose coincidono. Il fatto delle sensazioni corporee identiche, al ricordo da piccolissima, l'angoscia tremenda di non voler arrivare a venti anni perché sapevo che sarebbe successo qualcosa di terribile e l'associare al suo nome un ragazzo molto giovane prima di vederlo. Un giorno mi ha raccontato di aver amato molto una donna e che questa lo aveva lasciato (non so per quale motivo) lui mi disse che io gliela ricordavo molto, non so ora, la verità, ma di sicuro è una fortissima connessione di anima. La mia vita fin'ora è stata tutto un viaggio, alla ricerca di Lui e poi alla ricerca di mia Figlia e il mio sogno è vederli abbracciati perché nonostante la forte sofferenza di aver partorito da sola senza ricevere mai un suo abbraccio o carezza, nel momento delicato il mio cuore non può far altro che volerlo perdonare, perché l'affetto è troppo grande, nonostante le battaglie con l'ego, il mio sogno rimane quello di abbracciarci tutti e tre perché nonostante la differenza di età lui mi ha ribadito che sono una parte di lui. (Roma, settembre 2014)”
"Amore. È la parola che ha da sempre accompagnato la mia esistenza, fin da piccola, quando correvo nei prati e giocavo a nascondino. Non avevo i mezzi per poter spiegare, sapevo solo che avevo un amore grande dentro di me, dentro quel corpicino cosi piccolo, Non sapevo da dove venisse, né per chi fosse. Amavo un uomo adulto che non esisteva. Semplicemente. Quel uomo mi mancava ogni giorno, non conoscevo il suo volto, ma lo sentivo dentro come un implosione perché mi lasciava senza fiato e mi faceva soffrire. La sofferenza mi ha sempre accompagnato, cosi come l’amore. Non avevo grandi doni. Il mio unico dono, che per me è stata una condanna eterna, l’ipersensibilità. Il mio migliore amico a 8 anni era un cane che si chiamava Stella. Il suo nome ora capisco che non sia a caso, poiché il mio cammino è costellato di stelle. Cosi come non e a caso il nome della mia amica immaginaria, poiché si chiamava come lui, al femminile. E con lei parlavo di quest’uomo adulto che amavo da sempre, ma non conoscevo. Parlavo del mio dolore che non sapevo da dove proveniva, le parlavo dei miei progetti di costruire un arca dove metter in salvo tutti gli animali del mondo, ma non avevo mai letto la Bibbia. Alle elementari nasce il mio interesse per la medicina, per una materia in particolare, proprio mentre la mia fiamma, conseguiva la laurea e la specializzazione in quella materia. Volevo diventare alla fine ciò che era diventato lui, ma io non lo sapevo. A 15 anni perdo la testa per un ragazzino, nel frattempo lui perdeva la testa per una donna. Cercavo di sprigionare quell’ amore nelle braccia di altri uomini, ma non mi sentivo mai sazia, mai felice, dentro di me quel vuoto non si era mai colmato. Andavo come una vagabonda affamata d’amore. E per questo ho commesso tanti errori e sono diventata più grande di quello che dovrei essere. In realtà piccola non lo sono mai stata. Sono stata solo sempre innamorata. Quando è nato mio figlio, quell’amore che avevo dentro , l’ho riversato interamente su di lui. Mi sono innamorata di nuovo, ma era diverso, sentivo che la mia ricerca non era terminata. Sarebbe terminata poco dopo, negli occhi della mia fiamma. L’ho riconosciuto subito. Non era il classico colpo di fulmine, di quelli ne avevo avuti tanti. Era Armonia, pace, comunione, un legame atavico che avevo sempre percepito, ma ci ho messo tre anni per avvicinarmi, pur non perdendolo mai di vista completamente. E quando finalmente mi sono fatta avanti, lui mi ha detto “finalmente ti sei decisa? Ti stavo aspettando da tanto tempo”. Siamo cosi diversi, eppure intimamente simili. Negli occhi abbiamo lo stesso volto, nel cuore la stessa anima. E anche se a volte l’ira mi prende per la sofferenza grande che provo, cercando in tutti i modi di allontanarlo da me, di odiarlo, di dimenticarlo, per tutte le cose che sono successe in questi anni, per tutte le prove a cui siamo costantemente sottoposti, io non posso, non riesco a smettere di amarlo. Mi tortura nei pensieri, nei sogni, nei profumi, ogni secondo della mia giornata lui c' é, non posso ignorarlo. Sarebbe come ignorare me stessa. E se Dio nella sua infinita saggezza ha voluto che io fossi in grado di poter amare in questo modo, di sicuro dovrò aspettare solo il momento per stare con lui e meritarmelo. Non si arriva a ciò che per te è Dio, con scarpe comode su una strada piana. Ci si arriva scalzi, con le ferite aperte, mentre scali un monte a mani nude." - Scritto da Deianira a settembre 2014 - Italia
"Cara
Gabriela
Non
so da dove cominciare, la storia e la vita sono lunghe, nel 1999 nell'ennesimo
periodo orribile con mio marito, l'undicesimo trasloco in 10 anni dopo abbandoni,
solitudine, umiliazioni il crescere mio figlio in solitudine, decido di provare
un altra volta. Le prospettive erano buone, tanto io sentivo di non essere
legata a nessun posto e a nessuna casa. Un mese prima ero a andata a fare il
colloquio di lavoro per essere assunta da questa nuova azienda e lì c'è il
primo incontro con lui, ogni volta che ricordo quel primo incontro è come se lo
rivivessi, lo visualizzo. In quell'istante io stavo aprendo la porta per
entrare e lui stava aprendo per uscire. Si è aperta la porta e ci siamo trovati
improvvisamente davanti, non c'è stata parola tra noi, ci siamo guardati negli
occhi, sulle nostre bocche è nato un sorriso e io ho provato una emozione
intensa. Ho pensato finalmente ti ho trovato, sono arrivata a casa, dopo ci
siamo presentati. Un mese dopo ho iniziato a lavorare, subito tra noi è nato un
rapporto speciale come si ci si fosse conosciuti da sempre. Non parlavamo
moltissimo, ci guardavamo negli occhi e sapevamo tutto, molti hanno pensato che
tra noi fosse nata una storia di sesso ma non era così, che il nostro rapporto
avesse qualcosa di speciale era sotto gli occhi di tutti e questo ha provocato
sempre invidie e gelosie tremende, ma io devo dire che ho sempre avuto questo
talento, anche se non capivo il perché visto che la vita non è mai stata facile
per me. Il solo stare vicini mi creava uno stato di benessere, finalmente la
mia anima era tranquilla, non lo era mai stata in tutta la mia vita. Ci siamo
capiti sempre senza dover parlare più di tanto, eravamo la coppia perfetta
anche al lavoro . Ci frequentavamo anche fuori dal lavoro con tutte e due le
famiglie. Ho saltato pochissimi giorni di lavoro perché anche mezza malata
andavo a lavoro, era troppo bello incontrare quello sguardo e stare vicini.
Tutto questo è durato per 10 anni. Ad aprile 2009 lui si separa dalla moglie,
rimaniamo tutti colpiti perché l'immagine che loro davano era della famiglia
felice. Lei in pubblico sempre sorridente. Lui ha passato momenti tremendi, io
tutti i giorni gli ho chiesto come stava, gli stavo vicino. Dopo quattro mesi
mi rendo conto che lui è sempre più presente, si va a mangiare a pranzo
insieme, si parla. Il mio matrimonio era finito da tempo, mio marito non
tornava più a casa, c'è sempre stata anche una forte attrazione tra noi ne
eravamo consapevoli e evitavamo sempre di toccarci. Un giorno lui si è
presentato in ufficio e l'aria era carica di emozione, si poteva toccare. Lui
mi ha preso una mano e guardandomi negli occhi si è alzato la camicia e se la è
poggiata sotto lo sterno, il contatto è stato come essere colpiti da un
fulmine. Ho sentito come un cordone ombelicale che ci univa, ogni tanto lo vedo
bianco bianchissimo, in un attimo e successo di tutto tra noi, la fisicità… Poi
lui mi ha detto che avevo reso un uomo felice. Mi ha chiesto di uscire, ci
siamo visti l'elettricità tra noi era altissima, mi ha chiesto di andare a casa
sua e io gli ho detto che era meglio che tornassi a casa una settimana nella
consapevolezza che quello era tutto quello che avevo sempre cercato, che quello
che c'era tra noi sarebbe durato per sempre, che lui non mi avrebbe fatto
soffrire mai. Ci eravamo voluti così bene per tutti quegli anni e poi non ho
più pensato, sentivo, non mi sembrava vero che la vita mi avesse fatto un
regalo così bello. Non era solo felicità, era molto di più, era come vivere il
paradiso! Un amore al di la di due corpi, qualcosa di molto più profondo,
l'estasi dell'anima. Abbiamo vissuto questo momento speciale per cinque mesi,
poi i miei datori di lavoro lo hanno chiamato e gli hanno detto che non doveva
frequentarmi, che doveva evitarmi, gli hanno detto molto di più, ma lui ha
detto questo, è entrato in crisi al lavoro, era freddissimo con me, tutti
godevano nel vedere che non ero più la sua preferita come mi hanno detto per
anni e lì è iniziato il mio incubo. Dovevamo andare a bere una birra fuori per
rendere pubblica la nostra storia, quella birra ancora non l'ho bevuta. Abbiamo
sempre continuato a vederci, tutte le settimane passavamo tutta la sera e la
notte insieme, vivevamo l'estasi ma lui fuori da quella porta aveva cambiato
atteggiamento. Nel frattempo avevo chiesto la separazione, volevo vivere questo
rapporto. Niente mi avrebbe fermato, avrei lottato contro tutti, contro le
maldicenze, invidie, cattiverie. Sapevo che nella mia vita non ci sarebbe stato
che lui per sempre. Non avevo fatto i conti con gli eventi, lui è l'unica
persona con cui mi sono totalmente messa a nudo, non avevo difese, ero sempre
stata me stessa, spontanea, naturale, mi fidavo ciecamente di lui. La vita
improvvisamente gli ha gettato nella vita le persone più negative della terra,
questo è un piccolo paese dove si conoscono tutti e dove sono poche le belle
persone, un paese dove l'alcool e le droghe hanno fatto scempio dove le
straniere vengono solo per godere e vivere settimane di depravazione. Quindi
serate di alcool sesso, droga fino a due anni fa erano all'ordine del giorno.
Io nel frattempo mi ero trasferita in questo paese e nella casa accanto alla
sua, sembrava una fortuna, invece è stato uno dei miei peggiori incubi. Non mi
è stato risparmiato niente, ho dovuto vedere e sentire tutto, lui per tre anni
a continuato a venire da me, o io da lui, ma appena usciva di casa,
ricominciava la follia. Non riusciva a stare lontano da me ma neppure a
vivermi, capace di non salutarmi per strada, appena eravamo soli era tutto come
era sempre stato. Mai ho sentito così male in vita mia, a volte sentivo come se
mi strappassero l'anima con le mani, ero impotente davanti ad un orrore, temevo
per la sua vita. Non dormivo fino a che non sentivo la sua macchina e sentivo
che saliva le scale, abbiamo una parete confinante. I festini a casa sua fino
alle 5 di mattina, ho sentito e ho visto tutto quello che non avrei mai voluto
sentire, ma sempre veniva da me, nell'oasi felice questo per 2 anni, poi ha
cambiato un po’ compagnie, e lì ha rivissuto i suoi vent'anni fatti di follie
di scusami la parola di cazzate, aperitivi, festicciole, uscite. Cercavi di
parlargli e non aveva mai risposte diceva che faceva così perché era tutto
semplice, tutto facile ed io c'ero sempre. Non mi sono mai arrabbiata con lui,
gli ho sempre dato il mio affetto e ancora nei limiti che mi permette glielo
do, lui sa che ci sono e da febbraio di questo anno che non è più venuto a casa
mia, ma non mi ha mai detto di no. Negli ultimi mesi sta abbandonando tutte
quelle frequentazioni, ha smesso di bere, non ha più fatto entrare nessuno a
casa sua, mi ha solo detto che è troppo facile approfittare di me. Io gli ho
risposto che ho sempre capito che sta vivendo questo periodo, gli chiedo solo
di vedersi e lui mi dice sempre di si, ma poi non lo fa. Ad aprile è venuto una
sera a bere un bicchiere di vino, volevo parlargli, volevo capire o forse
meglio volevo dire qualcosa, io mi sono trovata a dire cose che ho letto poi
nel tuo blog, gli ho ricordato le nostre emozioni, gli ho detto che il nostro
era un rapporto unico, che noi ci accarezziamo l'anima, che era tutto così
carico di emozioni, per questo non era un rapporto qualunque. Mi sono trovata a
dirgli che lui mi evita perché sappiamo tutti e due che ci attiriamo come due
calamite e che lui non riesce a stare in casa con me perché si crea subito
l'attrazione e non la controlla più. Che come le calamite c'è una distanza in
cui non si uniscono ma se si passa quella distanza si attraggono
inesorabilmente, ecc. E’ uscito dandomi un bacio sulla bocca e dicendomi che lo
sapeva, che in quegli anni non aveva fatto niente, non aveva costruito niente e
non aveva più avuto emozioni. Da fine giugno qualcosa è cambiato, non è
successo niente ma mi ha ricominciato a guardare negli occhi per 4 anni non era
più riuscito a guardarmi negli occhi. Un mese fa incontrandoci per strada mi ha
catturato lo sguardo e ci siamo sorrisi come tanto tempo fa.
Questo
fine agosto ho finito 50 anni ed è venuto a casa mia, come è entrato mi è
venuto incontro felice e mi ha abbracciato strettissima, un tipico abbraccio
dei vecchi tempi, lunghissimo, strettissimo quasi ci si fondesse. Gli ho
chiesto se voleva sedersi e fare due parole, ha accettato subito, abbiamo
parlato un po’, poi si è alzato e mi ha riabbracciato come prima, più forte di
prima, un' altro abbraccio lunghissimo. Mentre eravamo abbracciati mi è venuto
da dargli un piccolo bacio, lui ha i capelli lunghi, girandomi per baciarlo tra
la spalla e il collo ho baciato i suoi capelli, è uscito col sorriso…"
(scritto da Luna Nascente a settembre 2014)
OPERATORE DI LUCE E FIAMMA GEMELLA
"Ho 40
anni e vivo in un paesino di provincia
in campagna, ho avuto un'infanzia abbastanza felice e spensierata, ma mi sono
sempre sentita diversa dagli altri: né migliore né peggiore ma profondamente
diversa , mi piaceva fare lunghe passeggiate solitarie a contemplare la natura
e mi ponevo interrogativi “da grandi” del tipo: chi sono veramente, da dove
vengo e cosa ci faccio qui, inoltre fin da piccola ho sempre creduto nella
reincarnazione, anche se in famiglia non si parlava assolutamente di queste
cose; ho ricevuto un'educazione cattolica, e mi ricordo che mia madre obbligava
me e mia sorella ad andare a messa tutte le domeniche, ma io ci andavo molto
malvolentieri perchè la messa mi è sempre sembrata noiosa, ripetitiva e
meccanica. Ricordo che spesso nelle mie solitarie passeggiate interrogavo il
cielo e la natura, e desideravo con tutta me stessa che Dio si manifestasse a
me squarciando il cielo, ho sempre cercato un contatto diretto con il Divino,
il Creatore o l'Universo o in qualunque altro modo si voglia chiamare Lui…
insomma.
L'adolescenza
è stato un brutto periodo di solitudine, vissuta però con sofferenza, la mia
unica sorella si sposò ed io vissi questa cosa come un doloroso abbandono, in
quel periodo mia mamma ebbe una depressione ed i rapporti tra i miei genitori
cominciarono ad incrinarsi, ed io assorbivo da sola questo malessere in
famiglia.
Finite
le superiori le cose cambiarono in meglio, cominciai ad uscire più spesso con
le amiche (poche ma buone nella mia vita le amiche non sono mai mancate), e ad
avere più libertà di movimento avendo la patente di guida e l'auto, iniziai a
lavorare e ad avere quindi anche la mia indipendenza economica... Con i ragazzi
però, pur essendo carina, non bellissima ma piacevole, anche se sempre un po'
in sovrappeso (il cibo è uno dei miei talloni d'achille, ma questa è un'altra
storia), non ho mai avuto grande successo: quelli a cui piacevo io puntualmente
a me non piacevano, e viceversa; da parte mia forse c'era una certa insicurezza
di fondo e non sufficiente autostima.
All'età
di 22 anni lavorai presso un centro culturale,
cominciai a leggere tanti libri di tutti i generi allargando così la mia
cultura ed aumentando la sicurezza in me
stessa.
Due
incontri hanno segnato nel profondo la mia vita: il primo con N.G., un ragazzo
di due anni più grande di me, un po' strano che abitava nel mio stesso comune, da sempre molto impegnato
politicamente, verso il quale nutrivo, sin dai tempi delle medie, una certa
inspiegabile attrazione mista a curiosità, ma all'epoca eravamo entrambi molto
timidi e i nostri mondi durante tutta l'adolescenza si incrociarono solo in modo sporadico ed
occasionale, sino a quando iniziai a lavorare nel centro culturale... Da allora
gli incontri si moltiplicarono e parlando con lui scoprii che mi piaceva molto,
si era fatto anche molto più carino, ed anch'io pensavo di piacergli anche se
non mi corteggiò ed anzi non mi dimostrava particolare interesse, ero più io a
cercarlo, lui è sempre stato un militante estremista, da tutti considerato
strano perchè era molto più interessato alla politica che alle ragazze, a me
comunque era entrato prepotentemente nella testa... Lo pensavo spesso, volevo
vederlo, incontrarlo, pensavo insomma di
essermi presa una bella cotta per lui, ma
non era solo questo....
L'altro
incontro che mi cambiò la vita fu il mio datore di lavoro: era un uomo più
grande di me di 18 anni ( io all'epoca ne avevo 23) molto affascinante, colto,
pieno di carisma, un po' farfallone con le donne. Ci conoscemmo ed al primo
impatto mi colpì subito io invece pensai di essergli antipatica, ma dopo
qualche settimana F.L. cominciò a mostrare un certo interesse per me,
suscitando l'invidia di molte colleghe, ed iniziammo un “rapporto” platonico
fatto di simpatia, sintonia complicità e attrazione, molto intenso , avevamo
molti interessi culturali in comune: musica, cinema, libri e anche la pensavamo
politicamente in modo simile essendo entrambi di sinistra; nel frattempo io
continuavo a “interagire” con N.G., dato che la mia strana attrazione per lui
si era tutt'altro che attenuata, iniziai una collaborazione con lui per gestire
alcune iniziative culturali, e così le nostre frequentazioni si
intensificarono, ma anche in questa lunga fase, del tutto senza contatti fisici
intimi, tanto che pensai di essere “strana” anche sotto l'aspetto
sentimentale-amoroso-sessuale.
Questo
“Triangolo platonico psico-intellettuale” continuò per qualche anno, credo che
li amavo tutti e due così diversi, per molti aspetti opposti, eppure così
vicini alla mia anima, anche se ho sempre avuto la sensazione di non poterli
afferrare, non so come spiegarmi. Sapevo di non poterli possedere ed
inquadrarmi in una relazione “normale” anche se lo desideravo moltissimo; Per
forza di cose si conobbero e credo che fossero consapevoli entrambi di far
parte di questo strano rapporto a tre, che continuò fino a quando io feci una
scelta. Scelsi N.G e questo F.L. non me
lo perdonò mai purtroppo. Rimpiango le nostre chiacchierate, i suoi sguardi, i
suoi consigli, i suoi giocosi rimproveri, i suoi insegnamenti, ho desiderato
tantissimo un suo bacio e non potrò mai più averlo dato che l'anno scorso è
improvvisamente e prematuramente scomparso!!! E' stato una grande anima, e
resterà sempre nel mio cuore, ma non potevo non sciegliere N.G.: CREDO CHE LUI
SIA LA MIA FIAMMA GEMELLA! Il nostro rapporto continuò ad essere platonico fino
al 01/11/1998, una data che non scorderò mai, in quell'anno organizzammo degli
incontri culturali e quel giorno io combinai un appuntamento con una persona
che aveva delle notizie storiche di grande interesse per N.G., e dopo
l'incontro, verso sera noi due rimanemmo soli e decidemmo di uscire a cena, a
fine serata ci appartammo in macchina e dopo molte esitazioni, lui mi prese la
mano e ci baciammo e fu ESTASI PURA!!!! Le parole non possono descrivere
quell'incontro, non furono solo i nostri corpi a toccarsi, ma le nostre ANIME,
non ho mai più provato nulla di simile, ma gestire una cosa simile non fu
facile: c'era imbarazzo, insicurezza, paura e a questo, come se non bastasse,
si aggiunse il lavoro: a giugno del 1999 ci aggiudicammo un importante progetto
culturale su vasta scala, e per un attimo, anche se solo per un attimo, il
piano Divino mi fu chiaro: dovevamo insieme svolgere un importante compito, sentivo
intorno a me una magica atmosfera di gratitudine, approvazione e simpatia da
parte della gente, ma durò pochissimo: tra di noi iniziarono quasi da subito
incomprensioni, competizione, gelosie, invidia, colleghi e conoscenti che si
intromisero per separarci, io volevo che lui fosse come F.L.., ma lui era
diversissimo da come io lo avrei voluto. E lui desiderava che io fossi la sua
donna, pronta a compiacerlo in ogni circostanza e che vivessi dietro la sua
ombra riflettendo di luce riflessa, invece io lo criticavo aspramente quando
faceva cose che non mi piacevano (e purtroppo succedeva molto spesso), e
contemporaneamente coltivavo le mie ambizioni. Senza tanti complimenti, ma non
senza sofferenza da parte sua, mi isolò, e mi costrinse ad allontanarmi e da
allora iniziò per me la mia “notte buia dell'anima”...
Facemmo
un paio di tentativi per cercare di riallacciare il rapporto dal punto di vista
sentimentale, ma puntualmente affioravano rancori, ripicche, distacchi e
ritorni, infine solo allontanamento quasi definitivo. Per me fu terribile:
caddi in uno stato di profonda prostrazione e tristezza, anche se al mondo
cercavo di nascondere questa sofferenza, come se non bastasse, mia madre
cominciò ad ammalarsi gravemente, e la mia vita divenne un tunnel buio, tetro
di disperazione senza fine, vagavo per ore in macchina senza meta, cercavo di
contattarlo rimediando oltraggiosi rifiuti, e nel migliore dei casi, ostinati
silenzi, dovetti gestire pressochè da sola la malattia devastante di mia madre,
al lavoro manifestavo i miei disagi diventando collerica ed irascibile ed
assumendo così gli stessi atteggiamenti di N.G. che mi davano profondo fastidio
e che gli rimproveravo, ottenendo dall'ambiente di lavoro come risposta
isolamento ed incomprensione; mi rivolsi a varie cartomanti, terapeuti col
risultato di aumentare la confusione senza ricevere nessuna risposta
soddisfacente, finchè decisi che dovevo DA SOLA riprendere in mano la mia vita:
non smisi mai di sperare in un suo ritorno, ma cominciai ad interessarmi di
tematiche spirituali, anime gemelle, mediatazione, finchè nel 2003 conobbi il
mio maestro Paramahansa Yogananda, ed iniziai così a vedere uno spiraglio di
luce all'interno del tunnel, e nella mia vita sono cominciate ad arrivare tante
belle cose, persone amiche con le quali ho condiviso e continuo a condividere
amicizia ed amore, ed ho ripreso a donarmi generosamente agli altri attivandomi
nelle associazioni e nel volontariato.
Abbiano
trascorso lunghi anni in lontananza ma spesso, abitando poco lontani, ci siamo
visti ma era difficile sostenere lo sguardo, in più occasioni l'ho sorpreso a
fissarmi tra la folla...
Di
recente abbiamo ripreso i contatti, lui ha preso parte ad un mio piccolo
progetto, e quando ci siamo rivisti dopo molti anni di comunicazione quasi
inesistente, è stato come se il tempo non fosse mai passato: ci siamo guardati
e sorrisi e non c'era più rancore né rabbia; il problema è che dopo un po' che
assaporo questi bei momenti, ho bisogno di qualcosa di più, quindi tento
qualche timido approccio, al quale però lui spesso si sottrae e questo mi causa
dolore, quindi non voglio ricadere in queste dinamiche ed evito quindi
ulteriori contatti. Anche se per realizzare i progetti che ho in mente avrei bisogno della sua collaborazione,
ma temo anche che possa pensare che mi
invento questi progetti per cercarlo e stare con lui e non voglio che pensi
questo di me, ho anch'io il mio orgoglio accidenti! Inoltre lui assume
atteggiamenti altalenanti di riavvicinamento e allontanamento improvviso, che
rasentano anche la maleducazione e che
mi provocano dolore e confusione, e rischiando di togliermi la mia serenità
così tanto faticosamente conquistata.
Mi
chiedo spesso la natura di ciò che mi spinge verso di lui: se si tratta
dell'ossessione di una mente disturbata (la mia) oppure se faccia parte del mio
ruolo nel piano divino, non so quante volte, nella disperazione ho chiesto a
Dio di togliermelo dalla testa, chiedendogli il perchè di questa maledizione,
ma se in tutti questi anni non ci sono
mai riuscita ci sarà un perchè.
So
che in questo mondo, per poter ascendere e crescere, dobbiamo sperimentare
l'amore incondizionato, ed io cerco di farlo amando il prossimo e aiutando i
più deboli e i perdenti, verso i quali mi sono da sempre sentita vicina, ma
allora perché continuo ancora a
desiderare i suoi baci e toccare le sue mani, perdermi nei suoi occhi? Perchè
Dio mi ha fatto assaporare quello spiraglio di infinito per poi togliermi
tutto?"